Le menzogne dei media e i crimini commessi nello Yemen

Il conflitto dimenticato nello Yemen, oscurato dai media occidentali, segna i crimini dell'Arabia Saudita e dei suoi alleati di Washington e Londra.

L'Arabia Saudita cerca di giustificare le sconfitte che le sue truppe stanno subendo accusando l'Iran di fornire aiuti militari alle forze yemenite, inclusi i missili terra-terra che hanno colpito più volte obiettivi militari in territorio saudita.

In realtà, tanto i sauditi come i servizi di intelligence USA hanno semplicemente sottostimato la capacità difensiva dello Yemen. Nonostante il blocco aeronavale cui il paese arabo è sottoposto da tempo da parte delle forze della coalizione USA-Saudita che assediano il paese, i combattenti Ansarolla dello Yemen hanno messo in crisi le forze saudite e quelle degli Emirati (EAU) che hanno lasciato sul terreno centinaia dei loro soldati uccisi e decine di mezzi blindati distrutti.

I moderni mezzi militari, come gli aerei da guerra F16, acquistati con il fiume di petroldollari di cui dispongono i sauditi, sono serviti per bombardare le abitazioni, le scuole, gli ospedali, le infrastrutture civili e causare una strage della popolazione civile ma non sono riusciti a fiaccare la resistenza dei combattenti yemeniti che hanno costretto le forze della coalizione saudita ad impantanarsi sul terreno senza trovare una possibilità di sopraffarli.

D'altra parte la monarchia saudita pensa di poter continuare in modo indefinito a dettare legge e sottomettere gli altri paesi della regione grazie al proprio potere economico e militare e l'appoggio degli USA e di Israele.

Lo Yemen si autoproduce autonomamente molte delle sue armi ed ha rivelato una capacità di ingegno nella realizzazione di missili di produzione nazionale, anche modificando i vecchi Scud sovietici di cui disponeva.

I monarchi Sauditi e gli Emirati sono ricorsi all'arruolamento di mercenari, in particolare di elementi sudanesi, per sostituire le proprie truppe che si sono rivelate imbelli e pronte a fuggire. Tuttavia neanche questo escamotage è riuscito a fare progressi anzi sono rimasti sul terreno parecchie centinaia di mercenari.

Washington e Rijad ricorrono all’accusa infondata che sarebbe l'Iran a fornire aiuti militari allo Yemen. Cosa improbabile per un paese sottoposto ad un ferreo blocco aeronavale della flotta USA e saudita.

Le accuse in realtà servono per coprire la ignominiosa disfatta delle forze della coalizione e nascondere all'opinione pubblica la vergognosa strage di innocenti che sauditi e statunitensi stanno eseguendo nel più povero paese della regione dove si è sviluppata anche un’epidemia di colera che sta mietendo centinaia di migliaia di vittime fra la popolazione. Si calcola che ogni giorno nello Yemen muoiano almeno 10 bambini per effetto dei bombardamenti, dell'epidemia e della fame. Gli aiuti delle organizzazioni internazionali sono impediti dal blocco.

Un crimine contro la popolazione civile, che rimane occultato sebbene l'ONU abbia definito questa come la peggiore tragedia umanitaria ai nostri giorni. Nessuno si muove per fermare la strage, al contrario risulta che gli USA e paesi occidentali, come Regno Unito e Francia in particolare, riforniscano massicciamente Rijad. Un business per cui l'Arabia Saudita è il primo cliente al mondo dei paesi occidentali.

La resistenza yemenita ha ottenuto l'effetto di neutralizzare il tentativo dell'Arabia Saudita di imporre un proprio governo fantoccio ed ha anche fornito una lezione, dimostrando al mondo che le più moderne armi non sono sufficienti a piegare la resistenza di un popolo che rimane orgogliosamente e caparbiamente saldo nel difendere la propria sovranità.

Le menzogne, la manipolazione dei media e la falsa propaganda delle centrali atlantiste non riescono più a coprire i crimini delle grandi potenze che sono implicate in questa vergognosa guerra di aggressione e di sterminio.

 


Editoriale

 

I diritti civili

di Adriano Tilgher

Si fa un gran parlare, in questi tempi, di diritti civili e la mia sensazione è che pochi fra quelli che ne parlano sappiano esattamente cosa siano questi diritti civili, che sul piano della sinistra hanno letteralmente soppiantato i diritti sociali che sono scomparsi dal dibattito politico, nonostante siano totalmente sotto attacco. Guardo raramente e con difficoltà i dibattiti televisivi perché sento solamente banalità per lo più insulse, prive di riscontri reali e soprattutto completamente estranei alla realtà e alla gravità dei problemi che stiamo affrontando come Italiani.

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La Spina nel Fianco

 

Professor Odal

5 marzo 1965, muore al Cairo, Omar Amin, militare, politico, filosofo ed esoterista tedesco naturalizzato egiziano, amico di Renè Guenon e di Savriti Devi. Omar Amin, nasce in Germania a Karbow-Vietlübbe, un piccolo comune del Meclemburgo-Pomerania, il 25 gennaio 1902, con il nome di Johann Jakob von Leers. Studiò nelle università di Kiel, Berlino e Rostock, laureandosi in giurisprudenza. Si dedicò soprattutto a studi storici e linguistici, come la slavistica. Divenne un poliglotta, imparò italiano, russo polacco, ungherese arabo e giapponese; scriveva correntemente in latino, ma anche nello yiddish degli ebrei aschenaziti dell'Est Europa. Ernst Jünger (1895-1998) lo definì “un genio linguistico”. Nel mondo intellettuale tedesco von Leers era noto con l'appellativo, "professor", il professore,  anche in virtù della cattedra universitaria presso l'università di Jena.

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