Natale, e Santo Stefano sono passati, nonostante il Covid, la guerra, le tasche sempre più vuote, e la rateizzazione infinita della vita, anche quest' anno abbiamo festeggiato il Santo Natale, chi con il pagano albero, l'abete caro ad Odino ed ai celti, chi con il più pertinente Presepe, quello fatto con Giuseppe, Maria, i Magi e Gesù bambino, tanto ostico al politicamente corretto. Pranzi in famiglie sempre più "fluide", scomposte, riassemblate, che almeno qui i Toscana assomigliano tutte a quella raccontata da Alessandro Benvenuti, nei film e nelle piece teatrali sulla famiglia Gori. Tutti a scartare i regali, portati da un pacioso omone rossovestito. Il Bambinello nacque povero nella sua terra, come tanti italiani. Il padre, un artigiano, come tanti possessori di partita iva demonizzati, all'ora almeno non avevano inventato il POS, una madre giovanissima, in controtendenza con il nostro mondo, dove il primo figlio arriva mediamente intorno ai 40.
di Adriano Tilgher
In un rinnovato senso di appartenenza nazionale è possibile tornare a parlare di stato sociale.
Preliminarmente è necessario chiarire cosa sia lo stato sociale: sicuramente non è lo stato assistenziale, utile solo a creare dipendenze economiche e clientele, né è lo stato che cerca di appiattire le differenze tra gli uomini come condizione finale dell’agire politico.
Berlino 1981. Durante in suo vagabondare per l'Europa, un giovane operatore psichiatrico, e militante di Lotta Continua, Giovanni Lindo Ferretti, incontra Massimo Zamboni, chitarrista, cantautore e scrittore, insieme daranno vita al più importante gruppo musicale punk rock italiano. I CCCP - Fedeli alla linea, autodefinitosi un gruppo di "musica melodica emiliana" e di "punk filo-sovietico". Il loro nome, CCCP, pronunciato "ci-ci-ci-pì", è l'equivalente della sigla russa SSSR, "Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik", che designava l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.