Riceviamo e pubblichiamo: Roma, la neve e l'amministrazione

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera da un nostro lettore anonimo.

 

Un lettore ci scrive:

Questo è il comunicato inviato, su WhatsApp agli impiegati di Roma Capitale -Città Metropolitana- il giorno 25.2.2018 alle ore 20,22 :

 

Con la presente si avvisano i dipendenti che, in previsione dell’ondata di maltempo e dell’allerta neve, il servizio navetta da e per la sede di Via Ribotta è sospeso per lunedì 26 fino a cessata emergenza.”

 

Io non ho letto il comunicato e mi sono recato alla fermata metro Palasport per prendere la navetta istituita dalla "provincia". Incontro un collega e mi fa presente che gli era arrivata la comunicazione che "il servizio navette" per via Ribotta, sede di Roma Città Metropolitana, era sospesa in previsione del maltempo. Quindi ligio al mio dovere di impiegato, come ho sempre  fatto, mi incammino a piedi fino alla sede di Via Ribotta e li finisco di incazzarmi: vedo tutte le navette ferme logicamente senza catene e nemmeno un autista si vedeva nei paraggi. Circa 45 minuti ho dovuto percorrere per arrivare in ufficio mentre nevicava e faceva freddo e non passava neanche l'autobus 788 in alternativa alla navetta. Non ci sono parole, anche nel vedere che l'edificio era vuoto e non c'erano i miei colleghi: evidentemente è una prassi consolidata Ma i signori politici che ci amministrano come giustificano l'assenza dal lavoro del 26?

Un cittadino lavoratore super incazzato


Editoriale

 

Possiamo farlo

di Adriano Tilgher

La situazione sta evolvendo in segno positivo. Se osserviamo con attenzione le cose che accadono attorno a noi, ci rendiamo conto di quanto sia falsa, inutile e depistante la presunta realtà che ci raccontano i media tutti (o quasi) e quanto si stia risvegliando il popolo italiano. Basta un po’ di spirito di osservazione. Iniziano ad essere tante le persone che si sentono in dovere di esprimere il proprio dissenso, a dare la giusta lettura degli eventi, a parlare con linguaggi che sembravano spenti, perduti. Strani simbolismi appaiono anche dalle stanze ufficiali. Cosa fino a ieri impensabile. Qualcosa sta cambiando.

Leggi tutto...

La Spina nel Fianco

 

Comandante

13 dicembre 1942, il motopeschereccio armato “Cefalo”, di stanza presso la base di "La Galite” in Tunisia, di ritorno da una incursione nel porto di “Bona”, in Algeria, viene attaccato da uno Spitfire inglese, Durante il mitragliamento, vengono colpiti a morte numerosi membri dell'equipaggio, fra cui in comandante. Qui finisce la vita terrena di Salvatore Todaro, pluridecorato Comandante della nostra marina Militare.

Leggi tutto...

Questo sito si serve di cookies tecnici e di terze parti per fornire servizi. Utilizzando questo sito acconsenti all'uso dei cookies.