Virus: basta con i virologi e con le chiusure

Qualcuno, sui giornaloni, è arrivato a sostenere addirittura che se la variante Delta del Coronavirus sarà lasciata circolare, alla fine il virus troverà il modo di far male anche ai vaccinati. E questo è soltanto l’esempio più clamoroso di come ci sia ancora chi continua a battersi affinché si torni a chiudere tutti in casa e ad abbassare di nuovo le saracinesche di negozi, ristoranti e attività commerciali in genere.

Comprendiamo bene che ci siano molti “orfani” dei periodi bui, quelli delle terapie intensive piene e degli oltre cento morti al giorno: non solo “gufi” di vario tipo, ma anche e soprattutto quei virologi che, sconosciuti fino al febbraio 2020, erano diventati vere e proprie stelle della tv ed erano intervistati quotidianamente dai giornali. Il “marchettificio” per eccellenza, vale a dire il programma di Fabio Fazio, aveva anche previsto la presenza fissa di uno di questi ‘scienziati’, il professor Burioni, che definì il Coronavirus, prima dell’esplosione della pandemia, “poco più di un’influenza”. Per poi scrivere un libro sul virus, ovviamente pubblicizzato a reti unificate dalla Rai.
Questi “orfani”, però, non devono commuoverci. Abbiamo il dovere di pensare, piuttosto, all’economia italiana, messa in ginocchio da un anno e mezzo di chiusure scellerate, respingendo, senza se e senza ma, tutti i tentativi di questi signori, oggi in disgrazia, che cercano di riprendersi la scena, prefigurando catastrofi varie, se non correremo immediatamente ai ripari. Peraltro, i vari Burioni, Bassetti, Crisanti, Galli, Pregliasco e via discorrendo sono gli stessi che, appena tre mesi fa, ci spiegavano l’importanza del vaccino: “I vaccini sono efficaci e questa è l’unica strada da percorrere, per poter riaprire in sicurezza”.

Oggi che oltre il 60 per cento degli italiani è vaccinato, ecco la sorpresa: “Attenti, perché il virus è furbo e, se lasceremo circolare la variante Delta, riuscirà a far danni anche ai vaccinati”. Quindi, ecco l’ipotesi di altre dosi da somministrare e, per non farsi mancare niente, di nuove chiusure.
Bene, a fronte delle dichiarazioni di questi ‘cervelloni’, ci sentiamo di dire soltanto una cosa: basta, basta e basta. Basta con questi inetti, che un giorno dicono una cosa e il giorno dopo l’esatto contrario. Basta con le chiusure, che hanno creato disoccupazione e povertà mettendo a rischio decine di migliaia di imprese. Basta anche con le bugie: la Gran Bretagna dimostra che la variante Delta colpisce tutti. In Inghilterra, i contagi si moltiplicano, ma le terapie intensive restano vuote.
È vero che quello guidato da Mario Draghi è il Governo dei migliori (??) e, dunque, probabilmente non ha bisogno dei nostri umilissimi consigli. Ma una cosa ci sentiamo di suggerirla. Se vogliamo davvero voltare pagina, se vogliamo dimenticarci della pandemia, abbiamo una sola strada: far tornare a lavorare nei loro ospedali di provenienza quei fenomenali virologi che, da un anno e mezzo, si sono impossessati di tv e giornali, riempiendo la nostra testa di stupidaggini e le loro tasche di ricchi compensi. Uno stipendio ce l’hanno già e glielo paghiamo noi cittadini: si rimettano il camice e tornino in corsia. Certamente faranno meno danni.


Editoriale

 

Possiamo farlo

di Adriano Tilgher

La situazione sta evolvendo in segno positivo. Se osserviamo con attenzione le cose che accadono attorno a noi, ci rendiamo conto di quanto sia falsa, inutile e depistante la presunta realtà che ci raccontano i media tutti (o quasi) e quanto si stia risvegliando il popolo italiano. Basta un po’ di spirito di osservazione. Iniziano ad essere tante le persone che si sentono in dovere di esprimere il proprio dissenso, a dare la giusta lettura degli eventi, a parlare con linguaggi che sembravano spenti, perduti. Strani simbolismi appaiono anche dalle stanze ufficiali. Cosa fino a ieri impensabile. Qualcosa sta cambiando.

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La Spina nel Fianco

 

Comandante

13 dicembre 1942, il motopeschereccio armato “Cefalo”, di stanza presso la base di "La Galite” in Tunisia, di ritorno da una incursione nel porto di “Bona”, in Algeria, viene attaccato da uno Spitfire inglese, Durante il mitragliamento, vengono colpiti a morte numerosi membri dell'equipaggio, fra cui in comandante. Qui finisce la vita terrena di Salvatore Todaro, pluridecorato Comandante della nostra marina Militare.

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