Adesso basta davvero con questo governo di disperati!

Adesso basta, basta davvero. Il Paese non può sopportare oltre la sceneggiata, che dura da quattordici mesi, di questo Governo di disperati, di personaggi senza un perché, che si sono ritrovati a Palazzo Chigi e nei ministeri, dopo il tragico errore di Salvini, che, in un’estate di follia, decise di staccare la spina al Conte-uno, sperando (ingenuo...) che Mattarella facesse tornare gli italiani al voto.

Renzi prese la palla al volo e sfruttò a suo favore l’autogol del Capitano leghista: venne formato, in un baleno, il Conte-due, imbarcando tutti coloro che gli elettori avevano bocciato un anno e mezzo prima e i 5Stelle, quelli che avevano (e hanno) il gruppo più consistente in Parlamento, grazie ai voti ottenuti turlupinando i cittadini con la promessa “non faremo mai alleanze con i vecchi partiti”. Non solo i grillini si sono alleati, all’indomani del voto, con la Lega, ma non si sono fatti scrupoli a voltare le spalle a Salvini e a stringere, nell’agosto 2019, un patto di puro potere con Zingaretti, Renzi e Bersani.

Così, da allora, abbiamo un esecutivo di disperati, che hanno nelle poltrone ministeriali l’ultima carta da giocare, perché sanno che gli italiani, semmai torneranno alle urne, li condanneranno senza appello. A partire da Matteo Renzi, che tg, radio e giornaloni continuano a proporci in tutte le salse, ma che nei sondaggi non va mai oltre il 3 per cento: se si votasse oggi, il Bullo fiorentino non entrerebbe in Parlamento. Eppure, continua a imperversare tutti i giorni sul piccolo schermo, per raccontarci di come butterà giù il Governo Conte, se l’esecutivo non si piegherà ai suoi diktat: minaccia da sempre, ma, alla fine, nessuno lo prende sul serio, perché tutti sanno che Renzi è il primo ad avere il terrore del voto.

Non a caso, anche sulla vicenda della riforma del Mes, il Bullo ha alzato la voce, si è preso i titoloni dei giornaloni e interviste sulla Tv di Stato, ma, poi, si è messo d’accordo con Zingaretti e Conte. Stessa cosa che è avvenuta almeno dieci volte, nei quattordici mesi di governo, col risultato che Conte si sente sempre più forte, perché sa bene che nessuno dei suoi alleati vuole abbatterlo sul serio. Tantomeno Zingaretti, che alla guida del Pd sta dimostrando tutta la sua inconsistenza politica e la sua totale nullità sul piano delle proposte per il rilancio dell’Italia.

Il risultato è un disastro totale, col Paese ostaggio delle decisioni di Conte e Di Maio, dei quali è inutile sottolineare l’incapacità: basta guardarsi attorno, per comprendere la tragedia, che hanno causato insieme agli alleati. La gestione dell’emergenza sanitaria è stata drammatica, con errori e omissioni di tutti i tipi e con un Commissario, Arcuri, che in qualsiasi Paese normale sarebbe stato cacciato a calci nel sedere e che Conte continua a tenersi stretto. Tutte le decisioni prese per tutelare la salute dei cittadini si sono rivelate sbagliate e, soprattutto, ci si è accorti che il Piano contro la pandemia non esisteva e, di fatto, era un “copia e incolla” del 2006: se l’Italia, dove la pandemia ha già fatto registrare 60mila morti (queste le cifre ufficiali, vere o no), fosse un Paese normale, il ministro della Salute verrebbe rimosso in meno di un minuto. L’imbarazzante Speranza, invece, è al suo posto, a pontificare dal salotto di Fazio su RaiTre, insieme ai suoi “esperti”, che, finora, hanno ottenuto l’unico risultato che interessava a Conte e compagnia: terrorizzare il Paese.

Dopo nove mesi di emergenza sanitaria, però, i cittadini italiani non ne possono proprio più: va bene la pazienza, va bene sottostare a Decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, spesso anticostituzionali, cervellotici e dannosi, ma adesso, con interi settori del Paese ridotti alla fame, è arrivata l’ora di dire “basta” davvero a questo esecutivo. Non ne possono più i ristoratori, gli albergatori e tutti gli operatori del turismo, tanto per citare alcune categorie, letteralmente massacrate dalle scelte di un Governo che, in nome della tutela della salute, sta uccidendo il sistema economico.

Sbagliare è umano, perseverare, in questa fase storica, è inaccettabile: Conte, Renzi, Zingaretti, Di Maio, Bersani e compagnia devono sparire subito, togliersi dai piedi immediatamente. Non ci sono alternative: se vogliamo garantire la ripresa a questo Paese, dobbiamo fare in modo che a gestire i miliardi del Recovery Fund, se mai arriveranno, non ci siano questi disperati, ai quali nessuno affiderebbe neanche la gestione di un condominio.

Vadano a casa, senza se e senza ma, e il presidente della Repubblica, se proprio non ci vuol far votare, indichi personaggi di livello assoluto per un nuovo governo, che abbia un unico obiettivo: restituire speranza e dignità a cittadini terrorizzati, impoveriti e imbavagliati, facendo ripartire il Paese con ricette economiche adeguate, che annullino i nefasti effetti delle misure contenute negli arroganti e disastrosi Dpcm di Conte.


Editoriale

 

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