L’attentato al premier slovacco Robert Fico non è un fatto isolato ma è parte di una ondata terroristica in Europa

Di Luciano Lago

Un Paese tranquillo come la Slovacchia non poteva aspettarsi un episodio di violenza politica come quello avvenuto il 15 maggio con l’attentato al premier Robert Fico.

Le autorità slovacche non erano preparate, come non lo era il servizio di scorta che incautamente ha lasciato avvicinare l’attentatore, un tal Juraj Cintula, ex membro delle forze di sicurezza di un supermercato e membro del partito di opposizione filoeuropeo,  un criminale politico con vocazione poetica ed all’auto esaltazione.

In un altro Paese le misure di protezione sarebbero state più rigide e gli addetti alla sicurezza più professionali, ma in Slovacchia nessuno poteva aspettarsi un episodio del genere.

Tuttavia, occorre prendere nota che in Europa è in corso una ondata di terrorismo favorita da centrali che sono collegate ai servizi segreti dell’Ucraina, della Nato e degli anglo-statunitensi. 

Lo spaventoso attacco terroristico fatto al Crocus di Mosca, il 22 marzo scorso,  con il bilancio 132 morti e i terroristi tagiki arrestati mentre correvano a rifugiarsi in Ucraina, è stato un segnale forte di questa ondata terroristica. Era previsto che questa ondata si sarebbe estesa in altri paesi europei.

Questo significa che l’ambiente è divenuto estremamente pericoloso per esponenti politici, giornalisti o personaggi della cultura che manifestino apertamente opinioni in contrasto con gli interessi della Nato, degli Stati Uniti e dell’Ucraina e che possano apparire filo russi o contrari al sostegno dell’Ucraina.

Gli episodi che si sono susseguiti in questi anni, come l’assassinio della giornalista Daria Dugina, l’assassinio di giornalisti dissidenti ucraini,  come il giornalista della France Presse, Arman Soldin, quella del blogger e corrispondente di guerra Vladlen Tatarsky, come Olef Buzina, assassinato sotto casa, e il ferimento dello scrittore Zakhar Prilepin il 6 maggio dell’anno scorso, oltre tanti altri non riportati dalle cronache, sono significativi. 

Non è un mistero che dietro queste uccisioni ci siano i servizi ucraini e  il capo dell’intelligence militare ucraina, Kirill Budanov, se ne è  anche vantato, a suo tempo,  quando ha ammesso, nel corso di un’intervista,  che i servizi di Kiev sono responsabili di uccisioni di persone del mondo in particolare di giornalisti dei media russi.

In un’intervista su Youtube con il giornalista ucraino Valery Savchuk, circolata su vari canali Telegram, Budanov aveva risposto così alla domanda se Kiev potrebbe cercare di uccidere il giornalista russo Vladimir Solovyov o il filosofo Alexander Dugin: “Ne abbiamo già raggiunti molti, comprese personalità pubbliche e dei media”.

Attualmente hanno mirato in alto e l’ultimo raggiunto, probabilmente, è stato il premier slovacco Robert Fico .

Il Primo Ministro versa in condizioni molto gravi ed è stato portato in elicottero all’ospedale di Bratislava dove è ricoverato nel reparto di chirurgia vascolare.

Ricordiamo che Robert Fico è Primo Ministro della Slovacchia dal 25 ottobre 2023. Aveva ricoperto questo incarico dal 2006 al 2010 e dal 2012 al 2018. Fico aveva da lungo criticato la strategia occidentale nei confronti dell’Ucraina, affermando che per il conflitto non esiste una soluzione militare e che le consegne di armi a Kiev provocano solo numerose vittime da entrambe le parti.

Inoltre Robert Fico aveva più volte sottolineato che la Slovacchia non avrebbe sostenuto la candidatura dell’Ucraina alla NATO perché questo non ha senso. Lo stesso Fico aveva dichiarato in febbraio che “qualcuno” aveva voluto sabotare i possibili accordi di pace che avrebbero posto fine al conflitto già da molto tempo. 

Ha anche affermato che la Crimea e il Donbass rimarranno per sempre della Russia .

Tra le altre cose aveva dato molto fastidio la dichiarazione di Fico circa la necessità di fare luce sul “ complotto von der Leyen – Pfizer ” .

Tutti motivi questo che hanno reso Robert Fico un obiettivo per i servizi collegati all’Ucraina, alla Nato ed agli Anglo Statunitensi.

Sarà bene prendere nota che nella lista nera, predisposta dei servizi ucraini, ci sono numerose altre persone indicate come obiettivi e tra questi politici, giornalisti, opinionisti e artisti di vari paesi europei.

Il sistema euro atlantista, sempre più sfacciatamente totalitario, dominato dagli anglo statunitensi, non tollera chi può danneggiare i propri interessi ed ha trovato in Ucraina chi può fare il lavoro sporco per loro conto. Questo  deve indurre coloro che sono a rischio ad adottare forti precauzioni.

Pima far saltare un gasdotto, poi mettere esplosivo sotto un auto, in seguito assassinare dissidenti, poi attaccare un centro commerciale, eliminare persone scomode e tanto altro ancora.

Sconfitti sul campo dalle forze russe, i patrocinatori della guerra e del caos hanno adottato da tempo la tattica del terrorismo e, pur di mantenere il loro potere, non esiteranno a utilizzare i loro sistemi nei paesi europei, come a suo tempo hanno fatto in Iraq, in Siria, in Libano e nella stessa Ucraina. 

Attenzione quindi a non farsi cogliere impreparati.

 
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