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Neoliberismo e Manipolazione di Massa - di Ilaria Bifarini

Un libro da leggere. Anche se tratta di economia si fa leggere velocemente e con interesse e spiega in modo chiaro le cause ed i metodi per cui si è giunti e si continua a vivere in questo mondo in decadenza, apparentemente senza fine.
La causa è il neoliberismo che con i suoi metodi, a dir poco antiumani, manipola e condiziona la massa al punto da renderli meri consumatori in una società di esseri non più pensanti, ma condizionati e questo insieme di esseri tesi a soddisfare per lo più bisogni indotti e non reali diventa incapace di reagire e di cercare soluzioni altre che possano restituire all’uomo una dimensione “umana”.
L’autrice indaga anche i meccanismi psicologici che rendono possibile questa moderna schiavitù e consentono questo strapotere della finanza che aliena l’umanità dai suoi reali scopi ed obiettivi.
Infine cerca di individuare le soluzioni per uscire da questo drammatico giogo proponendo come elemento essenziale la centralità dell’uomo anche in economia uscendo dalle esclusive logiche del profitto e della finanza.
Insomma un libro istruttivo ed interessante.


Editoriale

 

Ricostruire l'unità nazionale

di Adriano Tilgher

Siamo alle solite. In Italia siamo troppo occupati ad affrontare temi marginali o impostici da altre nazioni per renderci conto della grave situazione in cui versa la nostra nazione. Purtroppo tutto questo accade perché a nessuno dei cosiddetti politici, né alle istituzioni interessa nulla dell’Italia; basti pensare alla scomparsa in tutte le scuole di ogni ordine e grado della storia, della grande cultura classica ed umanistica, base e fondamento sia del nostro percorso unitario che della nostra profonda identità.

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La Spina nel Fianco

 

L'ethos del cameratismo

1944 il poeta, soldato, (e bisessuale) Robert Graves, (24 July 1895 – 7 December 1985) dà alle stampe il suo romanzo più famoso, "Il vello d'oro”, che parla fra altre cose, della guerra dei sessi nella mitologia Greca (successivamente ereditata dai Romani). Graves dipinge il "litigio" fra Zeus ed Era, più che come una satira sui problemi domestici delle famiglie greche, come un conflitto fra sistemi sociali inconciliabili. Nel descrivere il panteon greco l'autore narra dello scontro fra le divinità femminili dei popoli mediterranei guidate da Madre Gea e gli dei del pantheon maschile, guidati da Zeus arrivati dal nord con gli invasori achei, che si sono fatti largo a spallate nella Grecia arcaica e matriarcale. Ad Olimpia cittadina del Peloponneso occidentale, che ha dato nome alle "Olimpiadi" dove sorgeva il tempio di Gea, più venerato di tutta la Grecia, un paio di millenni prima dell’era dell’Uomo, pare si sia tenuta una sorta di sacro G20, un super vertice religioso con lo scopo di raggiungere una pacificazione. Da un lato, le diverse manifestazioni della triplice Dea, con i loro riti della fertilità, e un certo gusto per i sacrifici umani, dall’altro gli dei guerrieri venuti dal nord, che erano usi tenere le donne alla catena, in cielo come in terra. Ma sarà una pace fittizia, la guerra metafisica, non finirà mai, e giunge fino a noi alimentata dal tentativo del nuovo ordine mondiale di uniformare, e quindi annullare ogni diversità di genere.

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