Per l'Italia!!!

Gli eventi di questi ultimi anni rivelano due fatti importantissimi per la nostra storia futura: l’assoluta inconsistenza della nostra classe politica e la definitiva trasformazione della strategia del mondo. Infatti ci stiamo avviando da una visione del mondo unipolare – ovvero gestito e monopolizzato da una sola forza egemone (USA) – ad una realtà multipolare – dove più forze si contendono il controllo del pianeta (USA, Russia, Cina e nazioni emergenti).

E’ inutile aggiungere che la prima condizione è totalmente negativa mentre la seconda potrebbe essere molto positiva se non ci fosse la prima; infatti se ci fosse in Italia una classe dirigente degna di questo nome, potrebbe utilizzare la multipolarità per ritagliare, per l’Italia, un ruolo importante sul piano geopolitico, soprattutto in considerazione della fondamentale collocazione geografica della nostra nazione.

Che in Italia non esista una classe politica degna di questo nome è dimostrato dalla cronaca quotidiana. I vari Salvini, Meloni, Renzi Letta, Conte non solo brillano per la loro assoluta mancanza di visione politica e conseguente assenza di strategia, ma soprattutto vengono tenuti al guinzaglio da un individuo che è un mediocre esecutore di un mandato anti italiano fornitogli dal sistema finanziario europeo con l’avallo, in chiave anti italiana, di Tedeschi, Francesi ed Inglesi. Basti vedere la platea scomposta dei parlamentari plaudenti ad un cialtrone messo alla guida di una nazione, utilizzata come cavia della NATO, per i giochi geostrategici degli USA, che hanno portato per l’ennesima volta la guerra in Europa.

Questa classe politica è così vuota, priva di senso ed inetta che accetta tutte le prevaricazioni, gli insulti, talvolta anche gravi e sempre anti italiani, che il presidente di turno, in questo caso Mario Draghi, come abbiamo visto un mediocre trattato da ultimo dagli altri politici europei, ha rivolto loro quasi quotidianamente.

Tutti indistintamente sono stati complici degli enormi danni fatti agli Italiani e all’economia italiana e nessuno potrà giustificare la propria acquiescenza complice. Non bastano per riscattarsi tardive giustificazioni; quando la situazione è ormai stata compromessa non hanno senso frasi di circostanza per rimanere a galla, anche da parte della finta opposizione che nei momenti topici è riuscita a fare solo parole e poi la vediamo tutta plaudente al pupazzo NATO che, insieme alle parole vergognose del vostro osannato Draghi, rischia di gettare l’Italia in un conflitto per noi senza alcun senso, tranne la servile piaggeria al vostro padrone di oltreoceano.

Per fortuna l’Italia non è solo quella che scalda le sedie delle stanze del governo e del parlamento e, purtroppo, in genere di quasi tutte le istituzioni.

C’è un’altra Italia, che lavora, che studia, che rivendica la propria identità. che si riconosce nei valori fondanti dell’umanità, che sa qual è l’interesse nazionale, che sa cosa vuol dire costruire un ruolo geopolitico nel Mediterraneo e che sa trattare alla pari con i potenti della terra. Sono uomini che da soli si sono ritagliati una loro fetta autonoma di trattativa e che, in presenza di una vera classe politica che facesse autenticamente gli interessi della nostra comunità, potrebbero o comunque avrebbero il dovere di ritornare ad operare non per sé soltanto ma anche per l’Italia.

Ecco allora perché diventa fondamentale il mondo multipolare: potremmo lavorare per ricostruire la nostra autonomia in rapporto, non di sudditanza ma di reciprocità con le altre nazioni europee e non, sfruttando la non unicità degli interlocutori.

Questa è la ragione prima per cui l’Italia, come la Germania da subito e la Francia in un secondo momento, dovrebbe curare i suoi rapporti con la Russia. Per fortuna molti Italiani per conto proprio e contro la stupidità del governo lo stanno facendo.

E’ un’Italia vera, viva, che ha a cuore l’interesse nazionale. Un’Italia che deve prendere coscienza di sé e creare un terreno comune dove incontrarsi. E’ la nostra speranza, il nostro futuro, una vera garanzia di pace senza sopraffazione.

Tutto questo lo dobbiamo fare, lo dobbiamo realizzare solo e soltanto PER L’ITALIA.


Editoriale

 

Il bene e il male

di Adriano Tilgher

È un mondo confuso quello che ci circonda. Ho visto il filmato di un uomo vestito da donna, che, secondo la lingua dei barbari, preferisce definirsi “drag queen”, mentre racconta a dei bambini o poco più che bambini, che il mondo è cambiato, che le vere favole non sono più quelle che ci hanno raccontato i nostri nonni o i nostri genitori, ma sono quelle nuove che raccontano di un’umanità in trasformazione, dove i sessi, contrariamente a quello che ci ha insegnato la natura, non sono solo due ma molti e molti di più (dimenticando che quando si parla di sesso, secondo la natura, si intendono manifestazione e funzione dello stesso e non le differenti pulsioni o deviazioni o perversioni di ognuno).

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La Spina nel Fianco

 

La meglio gioventù

1º ottobre 1950, nasce a Milano Marco Tullio Giordana, regista, sceneggiatore e scrittore italiano fuori dagli schemi, che seppur proveniente da quell' “intellighenzia" sinistra che ha dominato il mondo della cultura italiana sin dalla fine della seconda guerra mondiale, nelle sue opere dimostrerà un inusitato coraggio ad affrontare temi controversi, e a portare sullo schermo, autori altrettanto controversi, rappresentando forse più di tutti gli altri registi contemporanei, un reale spaccato della vita, dell'arte e soprattutto della politica del nostro Paese. Capacità di analisi dovuta presumibilmente dalla sua formazione accademica. (facoltà di lettere, indirizzo antropologico). Trasferitosi da Milano a Roma per motivi di studio, già da studente universitario collabora alla realizzazione del film di montaggio di Roberto Faenza "Forza Italia" , un film documentario del 1977 sulla situazione politica dell'Italia nel dopoguerra realizzato utilizzando spezzoni di documentari dell'istituto luce ed altri filmati relativi alla storia italiana dal 1945 fino alla metà degli anni settanta. Il titolo coincide (fortuitamente ?) con il nome dell'omonimo partito politico fondato da Silvio Berlusconi diciassette anni dopo. Nel 2011 Faenza sarà autore del docufilm Silvio Forever.

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