Attacca, Boia!

1952, Pinuccia, Diana, Lisetta e Tonini (Antonietta), le sorelle Nava, Soubrettes, attrici e cantanti, portano in palcoscenico una satira bonaria del fascismo e del suo Duce con uno spettacolo che mutuava il titolo da un verso dell'opera lirica Tosca: Dinanzi a lui... Tre Nava tutta Roma. Le 4 sorelle figlie di Brugnoletto, (nome d'arte attribuito da Trilussa a Giuseppe Ciocca) e della circense Giorgina Nava, durante il Regime facevano parte della compagnia Teatrale di Nino Taranto Nel 1945 sono al fianco di Carlo Campanini e Alberto Rabagliati in Pirulì Pirulì, spettacolo firmato dal duo Garinei e Giovannini. Sino agli anni 70 le sorelle Nava saranno impegnate oltre che sui palcoscenici di tutta Europa anche in radio, cinema e tv calcando il palcoscenico al fianco di artisti come Totò, Macario, Carlo Dapporto e Nino Manfredi. Pinuccia leader del gruppo e capocomico, iniziava ogni spettacolo dando il via all'orchestra al grido di Attacca, Boia!

 

2021 le strade di Roma Capitale, sono tappezzate di centinaia di manifesti elettorali, per le imminenti elezioni amministrative, fra i seriosi e stantii poster, dei candidati, ascrivibili al partito unico liberista,  campeggia un manifesto di rottura, quello del "Movimento Storico Romano Lista Nerone”, si proprio lui, L'Imperatore più bistrattato dalla storia. Il Nerone di oggi si chiama Sergio Iacomoni, conosciuto anche all’estero come Nerone, in quanto leader da quasi 30 anni del Gruppo Storico Romano, attivo nelle rievocazioni dell’antica Roma. «Io, Sergio Iacomoni, alias Nerone, fondatore e presidente del Movimento Storico Romano-Lista Nerone per il quale mi candido a sindaco di Roma, mortaista pesante del 76° Reggimento fanteria dell’esercito della Repubblica italiana, sono semplicemente un padre di quattro figli, un nonno di due nipoti, e per loro voglio vedere risorgere Roma, in questa vita, adesso!». E ancora: «Mi lancio alla conquista del Colle capitolino con la valorosa armata delle amiche e degli amici del MSR col seguente incitamento: “Al mio segnale, scateniamo il paradiso!”». Iacomoni è Nato nel 1952 a Fabrica di Roma in una famiglia etrusco-romana di liutai ed ebanisti, diplomato in scenotenica, fra le sue realizzazioni, il Museo storico del legionario romano sull'Appia Antica. È promotore del Natale di Roma con rievocazioni storiche apprezzate in tutto il mondo. Per i media anglosassoni, il Nerone attuale è un personaggio noto quanto quello del passato. Il programma elettorale è suddiviso in XII Tavole, dove troviamo la volontà di celebrare feste e ricorrenze, di onorare la storia di Roma riconoscendo la grandezza e la fierezza dei suoi eroi e persino dei suoi antagonisti. "Vanno realizzate due statue, da dedicare a Spartaco e a Menenio Agrippa a Monte Sacro, e un piccolo parco della rappacificazione e del riconoscimento dei popoli del mondo con le statue dei più acerrimi nemici di Roma (Annibale, Pirro, Vercingetorige, Alarico, Attila)", si legge nella prima tavola della Lista Nerone, tra i vari obbiettivi da raggiungere deburocratizzazione, partecipazione, sovranità popolare, istituzione di un Difensore civico “metropolitano”. Si propone una strategia d’intervento per la valorizzazione del patrimonio culturale, in particolare, dei siti archeologici.

Nella VI tavola c’è poi il taglio delle tasse per l’occupazione di suolo pubblico. “Veni, vidi, bici” è il programma dedicato alla mobilità. I 70 candidati della lista Nerone, vedono accanto ai dati anagrafici alias romaneschi o rimandi a personaggi storici, cosi i romani potranno votare per FRONTINO, ER SALUSTRO, SPARTACUS, BIFULCO, MECENATE, CALPURNIA, TACCHIA, CORNELIA, SERAFINO, FURRINA, FLAMMA, DRUIDO o DARTAGNAN.

Il Movimento si è mostrato alla cittadinanza Nei giardini della rotonda di piazza Re di Roma, un manipolo di persone, in strada, senza palco, solo una cassa amplificata e due bandiere Nerone si presenta con la Toga, arringa agli astanti perlopiù pensionati o extracomunitari (Senatori e Liberti dalla Nubia?): “Amici, Romani, compatrioti, prestatemi orecchio. io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo”. A fine comizio l’imperatore candidato ammette: "ci siamo candidati per amore”, per il raggiungimento di una pax romana, inattuabile con le politiche di odio del sistema, “lo abbiamo fatto per Roma. Noi abbiamo un lavoro, gli altri se perdono sono rovinati perché non sanno fare altro”. In caso di ballottaggio Nerone dichiara il rompete le righe, niente indicazioni di voto, nessun apparentamento con il nemico. A Roma la fantasia torna al potere, nella mestizia del quotidiano, qualcuno ha il coraggio di ricordarci che la Politica è una faccenda troppo seria per prenderla seriamente. Pinuccia Nava concluse la sua carriera nei panni del pagliaccio Scaramacai, nei caroselli della nostra infanzia. In una città governata da 70 anni da Pagliacci, che si credono politici, un imperatore (ex Bancario) che sfida il politicamente corretto, non può che suscitare ammirazione, e volontà di emulazione, con il saluto politicamente scorretto descritto da Trilussa salutiamo romanamente il futuro Sindaco/imperatore di Roma al grido di "Ave Nerone".

 

Immagine: https://www.movimentostoricoromano.it


Editoriale

 

Il bene e il male

di Adriano Tilgher

È un mondo confuso quello che ci circonda. Ho visto il filmato di un uomo vestito da donna, che, secondo la lingua dei barbari, preferisce definirsi “drag queen”, mentre racconta a dei bambini o poco più che bambini, che il mondo è cambiato, che le vere favole non sono più quelle che ci hanno raccontato i nostri nonni o i nostri genitori, ma sono quelle nuove che raccontano di un’umanità in trasformazione, dove i sessi, contrariamente a quello che ci ha insegnato la natura, non sono solo due ma molti e molti di più (dimenticando che quando si parla di sesso, secondo la natura, si intendono manifestazione e funzione dello stesso e non le differenti pulsioni o deviazioni o perversioni di ognuno).

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La Spina nel Fianco

 

La meglio gioventù

1º ottobre 1950, nasce a Milano Marco Tullio Giordana, regista, sceneggiatore e scrittore italiano fuori dagli schemi, che seppur proveniente da quell' “intellighenzia" sinistra che ha dominato il mondo della cultura italiana sin dalla fine della seconda guerra mondiale, nelle sue opere dimostrerà un inusitato coraggio ad affrontare temi controversi, e a portare sullo schermo, autori altrettanto controversi, rappresentando forse più di tutti gli altri registi contemporanei, un reale spaccato della vita, dell'arte e soprattutto della politica del nostro Paese. Capacità di analisi dovuta presumibilmente dalla sua formazione accademica. (facoltà di lettere, indirizzo antropologico). Trasferitosi da Milano a Roma per motivi di studio, già da studente universitario collabora alla realizzazione del film di montaggio di Roberto Faenza "Forza Italia" , un film documentario del 1977 sulla situazione politica dell'Italia nel dopoguerra realizzato utilizzando spezzoni di documentari dell'istituto luce ed altri filmati relativi alla storia italiana dal 1945 fino alla metà degli anni settanta. Il titolo coincide (fortuitamente ?) con il nome dell'omonimo partito politico fondato da Silvio Berlusconi diciassette anni dopo. Nel 2011 Faenza sarà autore del docufilm Silvio Forever.

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