Si può fare

di Adriano Tilgher

Una volta individuato il nemico e scelta la via attraverso cui combatterlo, bisogna capire se è possibile farlo; vale a dire se esiste lo spazio politico da occupare e con quali mezzi è opportuno farlo.

Che lo spazio politico esista è davanti agli occhi di tutti, basti vedere la disaffezione dei popoli europei verso quella che oggi viene definita politica, è sufficiente osservare quanti movimenti, che amano definirsi sovranisti o populisti, crescono nel panorama europeo, non dobbiamo neanche nascondere che tutti, anche i liberisti più integrali ed i venduti di ogni risma, parlano di rifondare o rinnovare la politica.

E’ possibile occuparlo?

Possibile lo è sicuramente, ma è diventato molto difficile sia perché il sistema ha creato i suoi anticorpi, come nel caso dei Grillini, sia perché si sono fatte proliferare una serie di forze e movimenti, che, pur dicendo cose talvolta apprezzabili,  o non hanno la consapevolezza del proprio ruolo e sono pronte a soccorrere il liberista di turno, o sono sorte, sfruttando la rendita della posizione, solamente per assicurare la sopravvivenza economica di alcune persone per cui sono pronte a sacrificare tutto per un seggiolino di qualsiasi tipo.

Inoltre per fare politica, e non stiamo parlando di elezioni, servono tanti, tanti soldi. Infatti per favorire la circolazione delle idee servono i mezzi di comunicazione ed anche questi costano molto, anche se sono enormemente cambiati. Sicuramente la comunicazione più efficace è ancora quella televisiva ma questa, sia pubblica che privata, è totalmente asservita agli interessi liberisti, ed è funzionale ad impedire l’occupazione degli spazi politici liberi da persone non ricattabili o comunque non “acquistabili”.

I metodi tradizionali di comunicazione, quali il manifesto, il volantino, il comizio, servono ormai a poco e sono costosissimi.

Restano la rete, la più moderna forma di comunicazione, ed il contatto personale, la più antica: la prima è ormai intasata, ma, con cifre relativamente modeste e con i social sapientemente utilizzati, può far raggiungere milioni di persone; la seconda è senza costi, ma in tempi molto lunghi può creare una reale catena di diffusione fidelizzante.

Il problema vero è che, con la scusa della corruzione e della tracciabilità, sono state emesse delle leggi che consentono alle banche, da una parte, di schedare tutti coloro che fanno politica e, dell’altra, di rendere più difficile la circolazione di denaro da e verso costoro. (Di questo parleremo in un’altra occasione). Ovviamente questo non vale per i protetti dalle banche come i vari Verdini, Boschi et similia.

Tutto questo rende ancora più difficile il reperimento dei fondi necessari anche per le piccole operazioni, come l’utilizzo ottimale della rete, ma … SI PUO’ FARE.


Editoriale

 

Possiamo farlo

di Adriano Tilgher

La situazione sta evolvendo in segno positivo. Se osserviamo con attenzione le cose che accadono attorno a noi, ci rendiamo conto di quanto sia falsa, inutile e depistante la presunta realtà che ci raccontano i media tutti (o quasi) e quanto si stia risvegliando il popolo italiano. Basta un po’ di spirito di osservazione. Iniziano ad essere tante le persone che si sentono in dovere di esprimere il proprio dissenso, a dare la giusta lettura degli eventi, a parlare con linguaggi che sembravano spenti, perduti. Strani simbolismi appaiono anche dalle stanze ufficiali. Cosa fino a ieri impensabile. Qualcosa sta cambiando.

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La Spina nel Fianco

 

Comandante

13 dicembre 1942, il motopeschereccio armato “Cefalo”, di stanza presso la base di "La Galite” in Tunisia, di ritorno da una incursione nel porto di “Bona”, in Algeria, viene attaccato da uno Spitfire inglese, Durante il mitragliamento, vengono colpiti a morte numerosi membri dell'equipaggio, fra cui in comandante. Qui finisce la vita terrena di Salvatore Todaro, pluridecorato Comandante della nostra marina Militare.

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