Zingaretti e la strategia della cupola finanziaria globale

Come volevasi dimostrare, Zingaretti è stato eletto segretario del PD con un  voto “bulgaro” del tutto scontato. Maliziosamente , si potrebbe sollevare qualche dubbio circa l'attendibilità di queste primarie autogestite, alle quali la legge rimane totalmente estranea, ma non è quel che ci interessa. Le nostre preoccupazioni sono purtroppo altre , assai più serie . Come già da me altre volte anticipato, si è messa in moto la strategia dei potei forti che mirano ad accaparrarsi a costo zero le nostre migliori aziende e le nostre proprietà. Cerchiamo di spiegarci.

L'avvento di Zingaretti segna il ritorno, dopo una breve ed effimera stagione renziana  che aveva fatto sognare molti benpensanti, incluso Berlusconi, della sinistra vetero-comunista,   nostalgica del

“Migliore”, dei carri armati sovietici e della lotta di classe.  Naturalmente i tempi sono cambiati  e pure i modi della politica , ma la sostanza  è la stessa. La manovra a tenaglia degli ex-comunisti, i quali una volta ancora si confermano alleati disinvolti della finanza globale, è iniziata e procederà risolutamente, pur se per tappe successive. La prima è attendere, come il cinese seduto sulla riva del fiume, di veder passare il cadavere del nemico, ossia del governo giallo-verde. Essi sono certi che prima o dopo questo salterà,  per le divisioni insanabili della maggioranza. Fino ad allora, il PD condurrà una opposizione apparentemente dura, cominciando tuttavia a strizzare l'occhio alle correnti più arrabbiate dei 5 Stelle, come quella rappresentata da Fico. La polemica intransigente sarà invece contro Salvini, con l'obiettivo di emarginarlo a destra. Entrata in crisi la coalizione, Zingaretti avvierà contatti diplomatici con i pentastellati, di cui informerà riservatamente Mattarella. A costui sottoporrà due possibili soluzioni: il ritorno immediato alle urne ( a preferenza  d'estate, quando non si possono chiamare gli italiani al voto), oppure conferire il mandato a un tecnico tipo Monti o Cottarelli , il cui esecutivo godrebbe dell'appoggio esterno di PD e grillini, sulla base di un programma  ovviamente emergenziale , data la gravissima situazione economica, le pressioni di Bruxelles, lo spread e lo scontato crollo della Borsa. Spaventato dalla crisi e dalle proprie responsabilità, Mattarella darà l'incarico al personaggio indicato da Zingaretti. 

A questo punto, il copione prevede una serie di passaggi obbligati: la mobilitazione delle masse ad opera di un sindacato orfano della Camusso ma non delle sue idee, il pianto greco della Confindustria terrorizzata dalla caduta degli indici di produzione, la procedura europea di infrazione per il “ colossale deficit di bilancio “, a cui bisogna  rimediare nell'immediato, il fatto che reddito di cittadinanza e quota 100 si rivelano incompatibili con i conti pubblici, i cantieri bloccati ed altre diavolerie che la fertile fantasia della mafia globale partorisce a getto continuo. Quali i rimedi “dolorosamente necessari”? Il primo e più importante  una bella patrimoniale, stabilita fra il 10 e il 20 % a carico di tutte le ricchezze, mobiliari e immobiliari, valutate, in modo  completamente arbitrario da parte di burocrati  incapaci e corrotti, superiori ai 200.000 Euro, nessuna esclusa , comprese quelle possedute da operai, contadini e disoccupati. L'effetto sull'economia sarà pari all'esplosione di cento bombe atomiche : tutti gli indici a zero. Come ultimo atto di questa tragedia, greca o venezuelana poco importa, vi sarà la svendita dell'Italia intera alla malavita internazionale.

Le cose andranno davvero così? La speranza è l'ultima a morire, ma ricordo ai lettori che mi conoscono , e informo quelli che non mi conoscono, che nei lontani anni '70, quando ero  un giovane universitario, scrissi un romanzo di fantapolitica, La corona di San Venceslao, in cui prevedevo il prossimo disfacimento dell'impero sovietico e il crollo del Muro di Berlino. Quando esso uscì, molti mi dettero del pazzo, ma gli eventi si sono svolti  esattamente come avevo previsto, fin nei particolari, compresa l'elezione a Pontefice del Primate di Polonia! Se tanto mi dà tanto.....!

Esiste  una strada per evitare questa catastrofe? In realtà ne vedo solamente una, e si chiama nell'immediato VIGILANZA , in avvenire   MOBILITAZIONE GENERALE  di tutti gli italiani. Al lavoro!


Editoriale

 

L'Italia ha bisogno di te

Di Adriano Tilgher

Veramente ci vorrebbe una chiamata alle armi per salvare l’Italia e per rimettere in campo le enormi capacità di cui dispone come popolo e le qualità notevoli che ci hanno fatti grandi nei secoli. Rimanere inermi osservatori dello scempio, che stanno facendo di noi e delle nostre indiscutibili radici culturali, non è più possibile. L’immagine che i principali media danno del nostro popolo è veramente sconvolgente.

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La Spina nel Fianco

 

Ode al fido Grunf

Aprile 1967, esce nelle edicole italiane il numero 93 del fumetto “nero” creato da Magnus e Bunker, “Kriminal”, dal titolo "Festa happening". Il fumetto nero italiano fu un genere di fumetto che esordì’ nel 1962 con il personaggio di Diabolik, seguito da Kriminal, Satanik ed altre decine di epigoni. Propose un ribaltamento della morale corrente, i protagonisti non erano gli eroi buoni de "Il Vittorioso" né gli eroi del fumetto statunitense, bensì ladri, e spietati assassini, che fecero gridare allo scandalo, Chiesa, media, Democrazia Cristiana e in parte anche l’intellighenzia di sinistra, tant’è che il fenomeno attirò l'attenzione del potere giudiziario che temeva la carica eversiva di questo genere di pubblicazioni. Furono anni di censure, sequestri, roghi, ed arresti e gli autori, furono costretti ad ammorbidire toni e trame per evitare il carcere, facendo perdere al fumetto la propria carica innovativa.

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