Montecatini qualche giorno dopo

Erano anni che non assistevo ad un convegno di così alto spessore come quello svoltosi sotto l’egida de Il Pensiero Forte il 19 e 20 u.s. a Montecatini. Tutto da seguire, tutto da vedere (a tal proposito gli interventi sono tutti caricati su YouTube sul nostro canale e sulla pagina Facebook).

In altre parti della pubblicazione ci sono articoli relativi a questo evento, ma a me preme svolgere alcune considerazioni ed offrire degli spunti.

Il primo elemento che balza immediatamente agli occhi delle numerose persone che ci hanno seguito è la constatazione che finalmente è emersa una linea dottrinaria condivisa che tende a travolgere la logica aberrante ed antiumana del pensiero unico liberista fondato sulla logica del mercato e sull’annientamento di tutti i presupposti etici e culturali, se non addirittura di tutte le proiezioni spirituali.

Molto importante è che questa condivisione sia venuta fuori svolgendo temi diversi e valutati da differenti angolazioni e da persone la cui formazione di base è completamente diversa l’una dall’altra. Anche la provenienza politica del passato è differente ma è servita a definire gli elementi comuni su cui stare insieme.

Infatti il tema di partenza è “Le basi di una Rinascita Nazionale” e su questo argomento tutti hanno dato suggerimenti compatibili tra loro e tutti hanno riconosciuto la necessità di ricostruire l’identità comunitaria per poi creare un’Europa vera con una sua identità e che tuteli anche le specificità dei popoli che ne fanno parte.

Per riconquistare la coscienza del proprio essere popolo bisogna uscire dai ricatti e dalla dittatura dei mercati e conquistare una dimensione autenticamente partecipativa.

Nonostante il convegno si sia sviluppato in una giornata e mezza, le relazioni ed i dibattiti sono durati oltre 11 ore, e sono stati tutti seguiti attentamente da un folto pubblico che si è lasciato coinvolgere ed appassionare. Il fatto più importante è stata la larga presenza di giovani attenti e consapevoli che, nelle pause, hanno sollecitato i diversi relatori con varie domande.

Ancora più significativo il fatto che buona parte dei relatori hanno meno di 40 anni e di questi quattro sono addirittura poco più che ventenni; insomma si tratta di una giovane classe dirigente pronta per affrontare le sfide e per preparare una società a dimensione umana, la cui mancanza è la causa prima dell’alienazione giovanile.

Particolarmente preparate le donne che hanno dimostrato in modo equilibrato e sostenuto da nozioni scientifiche la vera funzione delle donne ed il reale punto di equilibrio fra i due sessi.

 Mi piace sottolineare che, sia i partecipanti, che i relatori vengono dalle più disparate provenienze politiche, sia di destra che di sinistra, e sono alla ricerca di una nuova sintesi che li faccia riconoscere in una nuova dottrina. Questo è avvenuto.

Ora conseguito questo ottimo risultato, che, come detto in altri articoli, è solo un punto di partenza, dobbiamo andare avanti, sia sintetizzando gli aspetti dottrinari emersi, sia disegnando il progetto politico consequenziale, sia raccogliendo intorno a questa iniziativa tutti i circoli, le associazioni, i giornali, le case editrici e le singole persone che si riconoscono in tale progettualità.

A tal proposito invito tutti coloro, che sono interessati, a prendere contatto con Il Pensiero Forte e di farsi promotori con altri singoli ed altre realtà per costruire insieme un Comitato per la Rinascita Nazionale.

Quello che importa oggi più di ieri non è dove sei stato prima, ma dove intendi stare oggi e se senti di impegnarti in questa battaglia di cultura e di civiltà.


Editoriale

 

I diritti civili

di Adriano Tilgher

Si fa un gran parlare, in questi tempi, di diritti civili e la mia sensazione è che pochi fra quelli che ne parlano sappiano esattamente cosa siano questi diritti civili, che sul piano della sinistra hanno letteralmente soppiantato i diritti sociali che sono scomparsi dal dibattito politico, nonostante siano totalmente sotto attacco. Guardo raramente e con difficoltà i dibattiti televisivi perché sento solamente banalità per lo più insulse, prive di riscontri reali e soprattutto completamente estranei alla realtà e alla gravità dei problemi che stiamo affrontando come Italiani.

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La Spina nel Fianco

 

Professor Odal

5 marzo 1965, muore al Cairo, Omar Amin, militare, politico, filosofo ed esoterista tedesco naturalizzato egiziano, amico di Renè Guenon e di Savriti Devi. Omar Amin, nasce in Germania a Karbow-Vietlübbe, un piccolo comune del Meclemburgo-Pomerania, il 25 gennaio 1902, con il nome di Johann Jakob von Leers. Studiò nelle università di Kiel, Berlino e Rostock, laureandosi in giurisprudenza. Si dedicò soprattutto a studi storici e linguistici, come la slavistica. Divenne un poliglotta, imparò italiano, russo polacco, ungherese arabo e giapponese; scriveva correntemente in latino, ma anche nello yiddish degli ebrei aschenaziti dell'Est Europa. Ernst Jünger (1895-1998) lo definì “un genio linguistico”. Nel mondo intellettuale tedesco von Leers era noto con l'appellativo, "professor", il professore,  anche in virtù della cattedra universitaria presso l'università di Jena.

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