Coraggio a voi!

Di Attilio Bonvicini ci racconta Piero Operti in Pagine aperte. Da uomo prossimo alla resistenza, di stampo liberale e monarchico, ebbe occasione di conoscere questo giovane ufficiale del btg. Lupo – XMAS, ricoverato all’ospedale di Torino. E dialogare con i giovanissimi marò del suo plotone che l’andavano a trovare e che si facevano impazienti di recarsi al fronte e battersi contro gli anglo-americani. ‘... per riscattare colpe che furono commesse. Così vuole la Storia, e la parola redenzione non ha altro significato’ (Parole di Attilio alle sollecitazioni dell’Operti di rinunciare a sacrificare la propria vita in una guerra ormai sconfitta). Ed ancora: ‘... onore è sottrarre la propria condotta alla gravitazione dei fatti. Come la fede religiosa, è una realtà solo per chi lo sente: noi lo sentiamo e ad esso abbiamo consacrato la nostra vita’.                                        

Come recita un verso dell’inno della Decima (il testo fu composto dalla principessa d’origine russa Daria Olsoufieff, moglie del Comandante Borghese): ‘E prese l’armi al grido Per l’onore!’...                                                                                                                           

Attilio Bonvicini era nato a Trento nel settembre del 1921, studiando alla facoltà di Magistero a Venezia. Chiamato alle armi all’età di 18 anni, nominato sottotenente è  inviato al fronte d’Albania dove venne ferito gravemente. Dopo l’8 settembre volle, nonostante la gravità delle ferite, arruolarsi nella XMAS, btg. Lupo – ‘Abbiamo perso la nostra dignità, perchè quando una nazione tradisce non ha più alcun diritto e ogni umiliazione le è dovuta’. Lungo l’argine del Senio fu ferito nuovamente. Muore il 20 luglio del ’45 nell’ospedale di Merano. Uno dei fratelli che lo assisteva, vedendo il suo strazio, mormorò con gesto umanissimo e inutile ‘Coraggio Attilio!’. Si riscosse un po’, riaprì per un istante gli occhi, con estremo filo di voce ’Coraggio a me? Ne ho bisogno ormai per poco. Coraggio a voi che continuate a vivere...’.                                            

Appunto. Coraggio a noi che avvertiamo essere nati in un tempo sbagliato. E forse, magra consolazione o atto stupido e folle d’orgoglio, ci ritorna a mente la lettera alla madre Luisa di Savoia di Francesco I re di Francia, fatto prigioniero dopo la battaglia di Pavia, il 24 febbraio 1525. Celebre. ‘Tutto è perduto, fuorché l’onore’. (‘Madame, si legge esattamente, di tutte le cose mi sono rimasti l’onore e la vita che è salva’)... Chissà se, fra tanti naufragi, marosi di tempesta e venti impetuosi, possiamo trarne epitaffio quale ancoraggio sicuro.


Editoriale

 

L'Italia ha bisogno di te

Di Adriano Tilgher

Veramente ci vorrebbe una chiamata alle armi per salvare l’Italia e per rimettere in campo le enormi capacità di cui dispone come popolo e le qualità notevoli che ci hanno fatti grandi nei secoli. Rimanere inermi osservatori dello scempio, che stanno facendo di noi e delle nostre indiscutibili radici culturali, non è più possibile. L’immagine che i principali media danno del nostro popolo è veramente sconvolgente.

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La Spina nel Fianco

 

Ode al fido Grunf

Aprile 1967, esce nelle edicole italiane il numero 93 del fumetto “nero” creato da Magnus e Bunker, “Kriminal”, dal titolo "Festa happening". Il fumetto nero italiano fu un genere di fumetto che esordì’ nel 1962 con il personaggio di Diabolik, seguito da Kriminal, Satanik ed altre decine di epigoni. Propose un ribaltamento della morale corrente, i protagonisti non erano gli eroi buoni de "Il Vittorioso" né gli eroi del fumetto statunitense, bensì ladri, e spietati assassini, che fecero gridare allo scandalo, Chiesa, media, Democrazia Cristiana e in parte anche l’intellighenzia di sinistra, tant’è che il fenomeno attirò l'attenzione del potere giudiziario che temeva la carica eversiva di questo genere di pubblicazioni. Furono anni di censure, sequestri, roghi, ed arresti e gli autori, furono costretti ad ammorbidire toni e trame per evitare il carcere, facendo perdere al fumetto la propria carica innovativa.

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