Di Adriano Tilgher
È uno slogan antico, alcuni dicono stantio. In effetti è da qualche decennio che gira nei dibattiti politici soprattutto dei sopravvissuti della destra politica. Era essenzialmente rivolto al problema dell’immigrazione che tanti disagi creava e crea nelle periferie delle città, ma di fatto era un falso problema o meglio un fenomeno di distrazione di massa che non avrebbe avuto impatto se il popolo italiano fosse stato educato a riconoscersi in una identità nuova nella quale ritrovarsi al di là delle diversità individuali.
1967, William Francis Nolan, e George Clayton Johnson, danno alle stampe il romanzo fantascientifico scritto a quattro mani "Logan's Run" (in Italia "La Fuga di Logan”). Il romanzo avrà un successo globale, e darà origine ad una serie tv andata in onda nel biennio 1977/78, due testate di fumetti, la prima distribuita dalla Marvel Comics, e la seconda dalla Malibu, e soprattutto l'omonimo film diretto da Michael Anderson nel 1976 considerato un film di culto, con la sua miscela di sociologia, fantascienza ed allegoria.
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